domenica 5 agosto 2012

la depre...

"0 la vita ti ha portato dove voleva, 10 tu hai portato la vita dove volevi"

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Il pessimismo stasera mi accompagna...
Non so, c'è qualcosa in me che sta andando a rotoli. Non riesco più a rimettermi in forma, sono sempre discostante, apatica, spaventata.
Non mi accetto.
Che nervoso. E più ci penso e più questo stato prende il sopravvento e diventa difficile scacciarlo.
Ci sono momenti in cui rispondo in malo modo parlando a vanvera e non riflettendo sulle cose. Già dall'asilo venivo rimproverata per questo e ancora oggi mi rendo conto sia totalmente inconrollabile questa cosa.
Non capisco. Non ce la faccio. Ogni sera vado a letto pensando che la mattina dopo io possa essere in grado di uscire dal tunnel ma... NO!

Oggi sono davvero arrabbiata. Ho bisogno di regolarmi, ho paura a farlo, ho perso la fiducia in me stessa e conosco la causa... Ho paura a dire quale sia, non voglio sia quella...
Domani vado a comprarmi il cardio frequenzimetro e parto...
Qui ci vuole una regolata al 100%

FORZA FRANCI

mercoledì 14 marzo 2012

martedì 13 marzo 2012

Operazione malinconia.

Odio la mia espressione in queste giornate.
Non mi appartiene.

Odio sentire che alcune situazioni sono ingestibili, che sono impotente di fronte a certe cose, che non posso esprimere al 100% tutto e devo nascondere, mediare, trattenere.
Che sofferenza in questi casi.

E c'è pure una giornata di sole...
Bhè, dovrei imparare a fare tesoro anche di questi momenti o meglio, goderne perché su di me sono davvero rari. Magari sono frutto di una batosta che mi ferma in uno spazio/tempo lontano anni luce da me. Chissà quando ci ritornerò...
Oggi vorrei svegliarmi con un braccio tatuato, fare parapendio, prendere l'auto e guidare fino a Bellaria, visitare Londra, scrivere una mail a..., tornare ad Aqaba.... (ed altro)
Forse sento il bisogno di urlare ogni tanto, magari mi ci vorrebbe un concerto. La palestra di sicuro aiuterà ma arrivare a stasera è lunga!

Cominciamo con il dedicarci una canzoncina che mi sta tenendo su oggi:
Time like These die Foo Fighters

Oggi è pure un bel giorno...compie gli anni "il pri
mo bengala sparato nel cielo quando mi perdo!" il mio centro del mondo nei momenti bui e forse la risposta per risalire da qui.
Sabato si va a Mi a festeggiare un po'... che voglia di abbracci.

E giusto per cominciare la risalita...

venerdì 6 gennaio 2012

Berlino, che dire, una città complicata. Le sensazioni sono state molteplici, vuoi il fatto di avere dormito in media due ore a notte (voglio fare la giovane), vuoi la meravigliosa compagnia con cui ero, vuoi il tempo: nubi nubi nubi.
Stupore e grigiore credo siano le due parole che meglio rappresentino questa città, difficile da definire tale. Contiene troppo per essere solo una semplice città ma ha poco per essere considerata davvero tale. Non è ne l'uno ne l'altro...

Lo stupore è da riferire alla batosta presa e data che, aleggia ancora nell'aria.
Grigiore perché, per quanti sforzi stiano facendo, non hanno senso dell'umorismo, non sorridono, non hanno niente di allegro, di colorato, di vivo. è una realtà strana, senza storia, senza ricordi, che ha una grandissima paura, ancora, di quello che è successo, che non ha niente da mostrare se non simboli di morte e di as
soluta prigionia. Non possono permettersi di valorizzare quello che hanno perché non
si può dar peso e spessore culturale al genocidio di milioni di persone.... è triste.
La parte moderna, situata nella Germania dell'Ovest è davvero fantastica, non si può dire di no!
La Berlino est è INIMMAGINABILE.
Casermoni, grigi, con 100 famiglie per condominio, solo uno di quelli fa provincia. Ricorda un po' la scuola del Bauhaus o gli edifici ospedalieri italiani.
Persone fredde, poco socievoli, nascoste ma anche molto molto educate.
Sembrano alienati.

Il muro è un simbolo che uccide...sapere che per quella divisione di 10 cm al massimo di spessore si è diviso il mondo...A pensarci è da brividi. Oggi quel muro è u insieme di murales che inneggiano alla libertà, colori che spiccano quasi diventando musica!
A tutto ciò bisogna aggiungere il contorno: AMICIZIA. Con quella si va proprio ovunque e si fa davvero qualsiasi cosa. Passeggiate, risate, scherzi, coccole, amore, baci...tanti cose fatte e viste che rendono indimenticabile i questi 4 giorni...sperano di scordarsi delle 3 ore fermi per colpa della polizia tedesca e delle 13 ore per raggiungere la città triste e di ricordare la bella sensazione di guidare con in mano una cartina un gruppo fantastico!

Alla fine quindi anche la città più buia può essere rallegrata...
E così fu....